Con la morte del Presidente De Albertis, avvenuta venerdì 2 dicembre, scompare l'uomo del progetto architettonico, culturale, imprenditoriale, l'uomo delle sfide urbanistiche.
Vogliamo ricordare il Presidente De Albertis – scomparso il 2 dicembre – con le parole di Annachiara Sacchi, giornalista del Corriere della sera: “L’ Ingegnere costruttore di visioni”
“L’uomo del progetto architettonico, culturale, imprenditoriale, delle sfide urbanistiche da combattere e vincere ‘rispettando le regole’, delle città da ripensare a misura d’uomo, dei talenti scoperti e delle grandi mostre – Claudio De Albertis – Presidente della Triennale di Milano, costruttore gentiluomo innamorato del design, dell’arte, dell’abitare inteso come un nuovo umanesimo, è scomparso (venerdì sera 2 dicembre) nella sua casa milanese. Aveva 66 anni, era malato da tempo ma non aveva mai smesso di lottare e di immaginare il futuro…”
” Ingegnere appassionato di pittura, scultura, disegno industriale e di costruzioni, laureato al Politecnico, aveva seguito l’impresa di costruzioni di famiglia, la Borio Mangiarotti, per poi diventare nel 1990 Presidente della milanese Assimpredil e quindi di Ance nazionale. Ma era la Triennale il suo ‘palazzo’ più caro: da cinque anni aveva dedicato le sue energie a fare della fondazione di viale Alemagna un punto di riferimento culturale internazionale lasciando in eredità ai Milanesi e al Paese….un’istituzione solida, sana, capace di attirare migliaia di visitatori, di anticipare le tendenze…..per discutere di nuova convivenza, di crisi economica, di globalizzazione…”
Per discutere soprattutto di ‘uomini e donne’ – diceva il Presidente – amato per la profonda umanità, stimato per la preparazione culturale, apprezzato per la capacità di capire e di stupirsi, per la capacità di coltivare passioni.
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